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Notizie e comunicazioni

FAVO Lazio: Regione Lazio delibera un contributo per l’acquisto di parrucche e l’istituzione di una Banca della Parrucca

Dettagli
Categoria: Notizie
Pubblicato: 02 Luglio 2020

A seguito di un lungo lavoro di sollecitazione presso le Istituzioni regionali da parte del Comitato FAVO Lazio, la Regione Lazio ha deliberato un contributo di 300 mila euro per l’acquisto di parrucche per i malati oncologici e l’istituzione di una Banca della Parrucca presso ogni Azienda sanitaria locale che, in collaborazione con le altre Asl e con il coinvolgimento degli Enti del terzo settore che operano per l’assistenza ai malati oncologici, le fornirà gratuitamente.

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Nasce il primo Intergruppo del Parlamento Europeo dedicato al cancro: 1 Luglio 2020 - Webinar online

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Categoria: Notizie
Pubblicato: 27 Giugno 2020
Il 1° Luglio 2020, con un evento virtuale, sarà ufficialmente presentato il primo Intergruppo del Parlamento Europeo dedicato al cancro, presieduto dall'eurodeputato Cristian Bușoi (Romania), con la vice-presidenza degli eurodeputati Alessandra Moretti (Italia), Aldo Patriciello (Italia), e Frederique Ries (Belgio). La Coalizione Europea dei malati oncologici (ECPC), di cui Aimac e FAVO sono stati nel 2004 tra i fondatori, supporterà l'intergruppo con attività di segretariato avendone promosso l’istituzione.

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Volontà di Vivere ricerca pazienti per studio su popolazione immigrata

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Categoria: Notizie dalle associazioni
Pubblicato: 25 Giugno 2020

L’associazione Volontà di Vivere di Padova cerca pazienti oncologici di origine straniera, residenti in Veneto, da coinvolgere in un progetto nuovo che prende in esame le modalità con cui si è arrivati al percorso terapeutico.

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Screening mammografico: FAVO, ANDOS, EUROPA DONNA e IncontraDonna ricevute dal Min.Speranza

Dettagli
Categoria: Notizie
Pubblicato: 16 Giugno 2020

Screening mammografico: il Ministro assicura il monitoraggio delle Regioni e l’avvio di un tavolo di lavoro per una riorganizzazione mirata alla qualità

L’annuncio alle delegate di quattro associazioni impegnate nella lotta al tumore al seno, che hanno presentato oggi un documento condiviso con la comunità scientifica.

Le Associazioni rappresentanti delle pazienti con tumore al seno F.A.V.O., rappresentata dal Vice PResidente Silvana Zambrini, A.N.D.O.S., Europa Donna Italia,  e IncontraDonna, con l’avvallo dei soggetti scientifici A.I.O.M., A.I.Te.R.S., A.N.I.S.C., G.I.S.Ma., Senonetwork e S.I.R.M., hanno presentato oggi al Ministro della Salute Roberto Speranza la richiesta di intervento urgente affinché lo screening mammografico e le attività della diagnostica senologica, interrotte a causa della pandemia da Covid-19, riprendano al più presto e a pieno regime in tutte le Regioni.

Un intervento che il Ministro si è impegnato ad attuare sia nel breve sia nel medio termine: monitorando da subito la ripresa delle attività di screening in tutte le Regioni e, nel medio termine, mettendo in atto misure per colmare le disparità regionali e assicurare finalmente un servizio più efficiente ed omogeneo tramite l’avvio di un apposito tavolo di lavoro.

La difficoltà da parte delle Regioni nel gestire gli appuntamenti di screening mammografico accumulatisi negli ultimi mesi rischia di prolungare ulteriormente i ritardi diagnostici, con un conseguente incremento delle diagnosi di tumore in fase avanzata, un maggiore impatto della malattia a livello individuale e familiare e un aumento dei costi sociali.

Questo l’allarme presentato dalle quattro Associazioni, che hanno sottolineato come la necessità di fronteggiare questa emergenza possa essere un’occasione per il Sistema Sanitario di riflettere su una migliore organizzazione degli screening - che da decenni viaggiano a due velocità nel nostro Paese - anche tramite un potenziamento delle risorse economiche, umane e tecnologiche.

“Il Covid-19 ha prodotto un vero e proprio cambio di paradigma nel modo di concepire la sanità pubblica, accrescendo la consapevolezza del suo fondamentale valore per la collettività, un valore che abbiamo il dovere di preservare e incrementare”, ha commentato il Ministro. “Si è conclusa una storica stagione di tagli alla sanità che per anni, a partire dal 2004, l’ha imprigionata in una camicia di forza con sistematiche riduzioni di risorse: oggi il sistema sanitario nazionale riprende a respirare, con un piano di investimenti che ha già visto 27.000 nuove assunzioni.”

Il tavolo di lavoro nazionale per il rilancio dello screening mammografico annunciato oggi dal Ministro Speranza sarà composto da rappresentanti delle associazioni pazienti, della comunità scientifica e delle istituzioni. Grazie a questa virtuosa collaborazione si punterà a migliorare l’organizzazione dello screening anche attraverso  un incremento della qualità delle attrezzature tecnologiche. Perché l’accesso a questo essenziale livello di assistenza sia garantito a tutte le donne residenti sul territorio nazionale, nel rispetto degli più avanzati standard di qualità e sicurezza.

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FAVO, FISH, AIL e UNIAMO chiedono l'approvazione degli emendamenti per i lavoratori con disabilità

Dettagli
Categoria: Ufficio stampa
Pubblicato: 12 Giugno 2020

Comunicato stampa

Richiesta avanzata da FAVO, FISH, AIL e UNIAMO – Federazione Italiana Malattie Rare

DL Rilancio, Associazioni: approvare emendamenti per lavoratori con disabilità

Modifiche da apportare su sorveglianza sanitaria (art.83) e sostegni economici per autonomi (art. 75 e 86)

Roma, 12 giugno - FAVO, FISH, AIL, UNIAMO-Federazione Italiana Malattie Rare apprezzano l’impegno di molti gruppi parlamentari che hanno ripreso e depositato alla Camera i due emendamenti presentati dalle stesse organizzazioni, e chiedono che, coerentemente con l’ampia condivisione mostrata sinora, siano approvati senza sorprese o ostacoli in fase di conversione.

Si tratta di proposte che inciderebbero positivamente sulla vita lavorativa di persone con disabilità ma anche di tanti lavoratori con malattie rare, esiti di patologie oncologiche, ematologiche e immunodepressione. Lavoratori più a rischio, sia di contagio che di espulsione dal mondo produttivo, e quindi più meritevoli di tutele.

Il primo emendamento riguarda la sorveglianza sanitaria (articolo 83) che il decreto rilancio prevede sia aumentata e rivolta in particolare a lavoratori in età avanzata e con quadri clinici a rischio, controllati dal medico competente (il medico “aziendale”). L’intento è positivo, ma il rischio è che quando viene sancita l’inidoneità temporanea il lavoratore rimanga privo di reddito o di altre forme di sostegno.
L’emendamento presentato prevede un indirizzo specifico al medico competente: si assuma come prescrizione la facoltà di adottare forme di smart working, ma nel caso vi sia effettiva inidoneità alla mansione non compensabile nemmeno con prescrizioni, la valutazione del medico competente sia sufficiente e valida per equiparare l’assenza al ricovero ospedaliero e come tale retribuirla. Si risolverebbe così il anche “pasticcio” del decreto “Cura Italia” irrisolto dopo tre mesi: il Parlamento aveva stabilito che le assenze dei lavoratori a rischio, durante l’emergenza sanitaria, fossero considerate “ricovero ospedaliero”, ma quel diritto ad oggi non è ancora esigibile con chiarezza mancando del tutto indicazioni e circolari applicative.

Il secondo emendamento – riguardo gli articoli 75 e 86 - risolverebbe un altro “pasticcio” che si trascina ormai da mesi e che riguarda invece i sostegni (bonus 600 euro, reddito di ultima istanza) per i lavoratori autonomi. Una scrittura incerta delle norme che prevedono quei sostegni è fonte di una paradossale disparità di trattamento che sarebbe causa di contenzioso (in cui lo Stato sarebbe soccombente). Dopo un contorto percorso sono stati ammessi a quei sostegni anche i lavoratori autonomi che percepiscono prestazioni (spesso irrisorie) di sostegno alla parziale invalidità. Il legislatore ha però ammesso ai nuovi benefici solo i titolari di assegno di invalidità erogato in forza della legge 222/1984, lavoratori dipendenti e autonomi iscritti alla Gestione Separata (Inps).

Molti lavoratori autonomi sono iscritti ad altre casse che prevedono forme simili all’assegno, ma lo chiamano in altro modo e discendono da altre norme. Se la norma fa riferimento solo all’assegno ex legge 222/1984 ma dimentica gli altri crea disparità. L’emendamento è molto semplice, come lo è la questione a volerla intendere.

Lo hanno certamente compreso – anche questo in modo bipartisan – vari parlamentari. Ci auguriamo che entrambi gli emendamenti non incontrino sorprese o ostacoli nel loro percorso. A pagarne le conseguenze sarebbero ancora una volta le persone con disabilità.
L’invito diretto di UNIAMO Federazione Italiana Malattie Rare, AIL, FISH, FAVO a tutti i Parlamentari è di sostenere con forza quegli emendamenti.

12 giugno 2020

Segreteria FAVO

06-42012079

377 708 2199

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Leggi il testo degli emendamenti.

Scarica la Rassegna Stampa

  1. E. Iannelli interviene oggi al Webinar "Il Sistema Sanitario Resiliente"
  2. COMUNICATO STAMPA FAVO: Tumori gastrointestinali,i pazienti chiedono assistenza in tutte le fasi della malattia.
  3. ALCASE ITALIA chiede la reperibilità telefonica h 24 per malati oncologici
  4. Su Agenda Digitale.eu si parla del Documento FAVO-AIOM-AIRO-SICO-SIPO-FNOPI

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