“Le dichiarazioni di autorevoli esponenti politici in merito alla sottrazione di 5 milioni di euro riservati all'assistenza e cura dei malati di cancro per finanziare le quote latte oltre ad aver suscitato la rabbia e il senso di smarrimento degli stessi malati di cancro, sono infondate”.

E’ quanto dichiara Francesco De Lorenzo, Presidente FAVO, sottolineando che “da un’accurata ricerca svolta da FAVO emerge che il differimento del pagamento delle multe sulle quote latte disposto dall’art. 2 comma ter del decreto cosiddetto “Milleproroghe” (d.l. 225/2010) come modificato dalla legge di conversione (26 febbraio 2011, n. 10) è finanziato per la somma di 5 milioni di euro nel 2010 attingendo ad un fondo di 50 milioni di euro per il finanziamento degli interventi urgenti previsti dalla legge di stabilità 2011 all’art. 1, comma 40.

Tale comma dispone testualmente: “Al fine di assicurare il finanziamento di interventi urgenti finalizzati al riequilibrio socio-economico e allo sviluppo dei territori, alle attività di ricerca, assistenza e cura dei malati oncologici e alla promozione di attività sportive, culturali e sociali, è destinata una quota del fondo di cui al primo periodo, pari a 50 milioni di euro per l’anno 2011. Alla ripartizione della predetta quota e all’individuazione dei beneficiari si provvede con un decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, in coerenza con apposito atto di indirizzo delle Commissioni parlamentari competenti per i profilli di carattere finanziario.” “Ad oggi – sottolinea De Lorenzo - la ripartizione di tale fondo per i beneficiari previsti dalla norma sovraesposta non è stata ancora effettuata, quindi non è affatto corretto affermare che i 5 milioni tolti al fondo complessivo di 50 milioni di euro siano sottratti alla cura dei malati oncologici.

Questo anche perché tra le varie finalità indicate per il suddetto fondo, ce ne sono alcune sicuramente di minor rilievo sociale rispetto alla cura dei malati di cancro, come, ad esempio, la promozione delle attività sportive e culturali o non meglio identificati interventi destinati allo sviluppo dei territori. C’è infine da considerare che questo fondo è stato integrato da altre norme. Pertanto, affermare che il posticipo del pagamento delle quote sia stato finanziato con le risorse destinate ai malati oncologici non risponde al vero. I malati di cancro e i loro familiari si aspettano ora - conclude De Lorenzo - che le competenti Commissioni parlamentari si sentano responsabilizzate a destinare una quota rilevante dei 45 milioni residui all’assistenza dei malati di cancro ed insieme a loro anche il Ministro dell’Economia e delle Finanze che dovrà emettere il relativo decreto"


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