Roma, 18 luglio 2023Motore Sanità sta portando avanti un percorso di approfondimento sull’accesso ai farmaci nelle varie Regioni con l’obiettivo di mantenere un monitoraggio sulla situazione di accesso. Dai primi incontri è emerso che alcune azioni organizzative sono state attivate a macchia di leopardo e alcune buone pratiche non sono ancora diventate patrimonio comune, in un settore dove l’aspettativa dei cittadini, soprattutto dei più fragili, e di coloro che non possono permettersi di aspettare, è sempre più crescente. Si fa il punto nella seconda edizione della MIDSUMMER SCHOOLL’ACCESSO ALL’INNOVAZIONE, COME TROVARE RISPOSTE A BISOGNI SEMPRE PIÙ URGENTI”, in corso a Roma, all’Hotel Nazionale di Piazza di Montecitorio 131.

FAVO è intervenuta con la presenza della Dr.ssa Paola Varese, Direttore SC Medicina a indirizzo Oncologico presidio Ovada ASLAL e Presidente del Comitato Scientifico FAVO:
Il tema dell’accesso ai farmaci è stato oggetto di ripetuti interventi da parte di FAVO
. “Il più recente con Uniamo e Ail all’intergruppo Parlamentare malattie rare e oncologiche, ma FAVO già nel 2010 (con azione su Conferenza stato regioni) e poi con AIOM e SIE nel 2012 con l’allora Ministro Balduzzi aveva evidenziato la necessità di superare le disomogeneità territoriali di rimborsabilità tra regione e regione, che per noi erano in parte una delle componenti della mobilità sanitaria” spiega Paola Varese, Presidente del Comitato Scientifico FAVO Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia. “Un prontuario regionale non poteva essere causa di accesso ai trattamenti.  Le nostre richieste sono state accolte nel 2012 all'interno dell'omonimo decreto Balduzzi ma si pone oggi il problema di verificarne la reale attuazione”.

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