Il 26 luglio il Prof. De Lorenzo - accompagnato dal dottor Massimo Bonucci, presidente dell'associazione ricerca terapie oncologiche integrate (ARTOI), ed il signor Luca Manni, vicepresidente dell'associazione medicina omeopatica e naturale (A.M.O.N.) - è stato ascoltato in audizione dalla XII Commissione Igiene e Sanità del Senato, in qualità di esperto, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulle problematiche del prodotto Vidatox-C30, noto anche come Escozul.

Di seguito il resoconto dell'audizione. (Fonte: Senato.it)


Legislatura 16ª - 12ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 353 del 26/07/2012


IGIENE E SANITA'    (12ª)


GIOVEDÌ 26 LUGLIO 2012 - 353ª Seduta

Presidenza del Presidente TOMASSINI


Intervengono, ai sensi dell'articolo 48 del Regolamento, il professor Francesco De Lorenzo, presidente dell'associazione italiana malati cancro, parenti e amici (A.I.M.A.C.), accompagnato dal dottor Massimo Bonucci, presidente dell'associazione ricerca terapie oncologiche integrate, ed il signor Luca Manni, vicepresidente dell'associazione medicina omeopatica e naturale (A.M.O.N.).  


La seduta inizia alle ore 8,30.

   SULLA PUBBLICITÀ DEI LAVORI    

Il PRESIDENTE comunica che, ai sensi dell'articolo 33, comma 4, del Regolamento, è stata chiesta l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito interno  e che la Presidenza del Senato ha fatto preventivamente conoscere il proprio assenso.

Poiché non vi sono osservazioni, tale forma di pubblicità è dunque adottata per il prosieguo dei lavori.
Avverte, inoltre, che della procedura informativa sarà redatto il resoconto stenografico, che sarà reso disponibile in tempi brevi.

  PROCEDURE INFORMATIVE  


Seguito dell'indagine conoscitiva sulle problematiche del prodotto Vidatox-C30, noto anche come Escozul: audizione di esperti   


Riprende l'indagine conoscitiva sospesa nella seduta del 12 luglio scorso.


Il professor DE LORENZO ricorda che lo scopo istitutivo della Associazione da lui presieduta è offrire informazioni ai malati oncologici, fornendo loro vari strumenti conoscitivi, anche con riferimento ai trattamenti non convenzionali che sempre più contribuiscono a migliorare la qualità di vita di questi pazienti.

Con riferimento poi all'argomento specifico dell'indagine conoscitiva ricorda  che nell'ottobre 2010 sul sito dell'AIMAC è stata pubblicata una dichiarazione congiunta AIMAC-AIOM sul prodotto Escozul. In tale documento, si ricordava che sono molte le sostanze naturali utilizzate per la cura dei tumori: questi farmaci sono stati sottoposti ad accurati studi, prima di essere commercializzati, sia per verificarne l'efficacia, sia per valutarne gli effetti collaterali. In particolare, si precisava che l'Escozul è un estratto ricavato dal veleno di uno scorpione presente a Cuba, sebbene fosse impossibile capire come esso era composto e quali erano i dosaggi utilizzati. Peraltro, sull'Escozul non esistono studi pubblicati e l'esistenza della clorotossina, proveniente dal veleno dello scorpione, non sembra possedere attività antitumorali.
Sulla base di queste considerazioni, l'Escozul sembra essere un prodotto non idoneo a sostituire i trattamenti terapeutici regolarmente autorizzati; si ravvisa pertanto l'esigenza di avvertire i pazienti che l'Escozul può interferire con gli stessi trattamenti terapeutici.

Il dottor BONUCCI, dopo aver ricordato che le terapie integrative sono una realtà alla quale si rivolgono sempre più i pazienti oncologici, conferma che gli studi prodotti sull'Escozul non sono valutabili al punto che non è possibile risalire alla composizione dell'estratto. Sono stati seguiti venti pazienti che, accanto alla terapia tradizionale, hanno utilizzato l'Escozul, riportando in alcuni casi effetti collaterali che sono scomparsi dopo la riduzione del dosaggio. I pazienti hanno poi dichiarato una migliore qualità di vita, per lo più all'inizio del trattamento, nonché una riduzione del dolore.

Il signor MANNI ripercorre la vicenda che ha interessato il padre Roberto, al quale era stato diagnosticato un tumore nel 2008, con una prospettiva di vita di pochi mesi. Dopo l'utilizzazione del prodotto Escozul ha registrato un miglioramento delle proprie condizioni fisiche generali, finché è deceduto lo scorso mese di marzo.

Sulla base della propria esperienza personale, nonché della testimonianza di molti altri pazienti, conferma che non esiste alcuna indagine scientifica sul prodotto Escozul - da tenere ben distinto rispetto al Vidatox C-30 -  in quanto trattasi di prodotto, conosciuto a Cuba da diversi anni, ma impiegato in modo del tutto empirico. Anche per tale motivo ritiene che prima di emettere giudizi, occorrerebbe un'indagine ed uno studio scientifico sul prodotto richiamato. Anche sulle presunte interferenze che l'Escozul avrebbe rispetto ai trattamenti chemioterapici non risultano conclusioni scientifiche.

Concorda con l'esigenza di integrare le terapie tradizionali con quelle non convenzionali, come anche sull'obiettivo di migliorare la conoscenza, anche se proprio questo risultato potrà essere conseguito attraverso uno studio accurato del prodotto Escozul. In ogni caso, ricorda che il particolare regime politico presente a Cuba rende difficile ogni informazione.

Il senatore ASTORE (Misto-ParDem) chiede ai soggetti auditi una valutazione sull'associazionismo libero nel campo dei malati che, pur rappresentando una risorsa ed una prova della autorganizzazione della società, spesso viene pilotato dagli interessi di alcuni medici.

Dopo aver ricordato la drammatica vicenda legata al caso Di Bella, sottopone ai soggetti auditi la richiesta di un approfondimento circa l'esigenza di regolamentare la sperimentazione dei farmaci in quanto non si può giocare con la speranza di vita e con le debolezze dei pazienti oncologici.

La senatrice CASTIGLIONE (CN:GS-SI-PID-IB-FI) osserva che le terapie alternative o integrative rappresentano una realtà diffusa e praticata da molti malati; è pertanto normale che su queste forme di terapie si conduca un approfodimento di tipo scientifico accompagnato da studi e sperimentazioni, in modo da avere una validazione ed anche una selezione dei tumori trattati. A suo parere, questo approfondimento si rende necessario per verificare come tali terapie interagiscono con quelle tradizionali e per comprendere finalmente se Escozul possiede davvero capacità antitumorali.

Il PRESIDENTE ricorda preliminarmente che rispetto alla cura dei tumori è presente un sistema terapeutico consolidato, sulla base di conoscenze acquisite, che non può essere messo in discussione. Cionondimeno, in molte malattie cronico-degenerative, in assenza di una risposta positiva da parte delle terapie tradizionali, molti pazienti svolgono una ricerca personale e si affidano a terapie di carattere alternativo. Pur riconoscendo che in molti di questi casi la sperimentazione risulterebbe assai costosa, ricorda l'esigenza di una rigorosa regolamentazione, sulla falsariga di quanto accaduto col cosiddetto metodo Di Bella, per il quale è stato riconosciuto l'uso compassionevole da un'apposita normativa, la quale è servita anche a evitare derive commerciali e a fare chiarezza su eventuali effetti tossici.

Nel ricordare come l'indagine conoscitiva intende giungere a delle conclusioni sulla base di dati precisi, chiede se l'AIMAC è in grado di fornire un più esaustivo quadro sulla diffusione del prodotto Escozul, anche in ordine al suo costo e alle modalità di distribuzione. Analogamente, chiede al signor Manni di fornire dati più precisi in ordine ai pazienti che dichiarano di ricevere un beneficio dall'Escozul, in modo da avere le più ampie garanzie sul prodotto.

Il professor DE LORENZO fa presente che accanto alle associazioni dei malati oncologici, fondate dagli stessi pazienti, esistono anche associazioni di volontariato. Ad AIMAC possono aderire solo quelle associazioni che per due terzi sono composte da malati. Nel concordare con l'esigenza di disporre di un insieme di dati più approfonditi sull'Escozul, osserva come tale attività conoscitiva risulti particolarmente difficile a Cuba. In ogni caso, tiene a ribadire che non vi è alcun intento di dissuadere i malati nel ricorrere all'Escozul; si chiede soltanto a loro di informare il medico in modo che siano valutate eventuali interferenze con i trattamenti terapeutici tradizionali.

Ad avviso del signor MANNI, non sembra possibile dibattere sull'Escozul sulla base di dati certi e scientifici, ma soltanto su indicazioni di carattere empirico. Ritiene che molte associazioni svolgono un'opera di mediazione, assumendo così la natura di vere agenzie di servizi  che vanno combattute. Conferma poi la diversità sostanziale dell'Escozul rispetto al Vidatox C-30 che è un prodotto omeopatico, tra l'altro molto costoso.

Nel prevedere che molti altri malati si recheranno a Cuba, ribadisce l'esigenza di intraprendere studi ed indagini sull'Escozul, ricordando che le informazioni attualmente in possesso sul tipo di tumore e sulle fasce di età dei pazienti sono state raccolte a Cuba in modo del tutto empirico.


Il PRESIDENTE comunica quindi che la documentazione consegnata dagli auditi, poiché nulla osta, sarà resa disponibile alla pubblica consultazione sulla pagina web della Commissione.


La Commissione prende atto.


Il PRESIDENTE, dopo aver ricordato che l'Escozul è impiegato non solo a Cuba, ma anche in altri Paesi, seppure attraverso una composizione sintetica, ringrazia i soggetti auditi per il contributo offerto ai lavori della Commissione e dichiara chiusa l'odierna audizione.


Il seguito dell'indagine conoscitiva è quindi rinviato.


SULL'ESAME DELL'ATTO DEL GOVERNO N. 493  


Il PRESIDENTE, in relazione all'esame dell'Atto del Governo n. 493 (Schema di decreto legislativo recante norme sanitarie per i sottoprodotti di origine animale), assegnato con riserva il 4 luglio scorso, propone di richiedere al Presidente del Senato l'autorizzazione affinché la Commissione possa esprimere il richiesto parere, pur in assenza del parere della Conferenza Stato-regioni.


La Commissione conviene.


La seduta termina alle ore 9,30.

 

(Senato.it)