LACARRA — Al Ministro della salute. — Per sapere –

premesso che:

l'articolo 32 della Costituzione riconosce la salute come un diritto fondamentale;

il 2 dicembre 2020 il ministro della Salute ha presentato al Parlamento le linee guida del Piano strategico per la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19, elaborato da ministero della Salute, Commissario Straordinario per l’Emergenza, Istituto Superiore di Sanità, Agenas e Aifa e pubblicato con decreto ministeriale del 2 gennaio 2021;

il piano ha individuato le categorie da vaccinare con priorità nella fase iniziale a limitata disponibilità dei vaccini: operatori sanitari e sociosanitari, residenti e personale delle Rsa per anziani, maggiori di 80 anni di età;

ad oggi, sono tre i vaccini che hanno ricevuto un’autorizzazione all’immissione in commercio. In particolare la Comunità Europea, a seguito di raccomandazione da parte dell’European Medicines Agency (EMA), ha autorizzato il vaccino dell’azienda PfizerBioNTech in data 21/12/2020, quello dell’azienda Moderna in data 06/01/2021 e quello dell’azienda AstraZeneca in data 29/01/2021.

L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), con appositi provvedimenti, ha approvato tutti e tre i vaccini;

il piano di approvvigionamento ha subito modifiche e riduzioni delle quantità di vaccini disponibili nella prima fase della campagna vaccinale si è reso necessario aggiornare le categorie target prioritarie e le fasi della campagna vaccinale.

il Ministero della Salute in collaborazione con la struttura del Commissario Straordinario per l’emergenza COVID, AIFA, ISS e AGENAS ha elaborato un documento di aggiornamento delle categorie e dell’ordine di priorità dal titolo “Le priorità per l’attuazione della seconda fase del Piano nazionale vaccini Covid19”;

In particolare, il gruppo di lavoro permanente su SARS-CoV-2 del Consiglio Superiore di Sanità ha ritenuto largamente condivisibile l’impostazione adottata in tale documento, concordando che i vaccini a cui, sulla scorta delle informazioni attualmente disponibili, si attribuiscono maggiori capacità protettive da malattia (vaccini che impiegano la tipologia dell’RNA messaggero) vengano riservati alle categorie di soggetti connotate da maggior rischio di letalità correlata al COVID-19;

alcune categorie di soggetti fragili (i malati oncologici, i pazienti sottoposti a dialisi a causa di patologie come, ad esempio, l’insufficienza renale e i soggetti paratetraplegici sono stati inseriti nella categoria 1 della fase 2, sebbene molti di essi risultino maggiormente esposti alle conseguenze peggiori da contagio di Covid-19 rispetto ad altre categorie più protette che rientrano nella fase 1. -:

se il Ministro interrogato intenda, per quanto di competenza, rimodulare l’ordine di priorità individuato allo stato attuale, dando precedenza alle persone estremamente vulnerabili quali i malati oncologici (segnatamente i pazienti ricoverati), i pazienti sottoposti a dialisi, i soggetti con gravi patologie neurologiche e disabilità fisiche.

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