Il 5 ottobre 2017 dalle ore 9.00 si terrà presso il Palazzo Giustiniani a Roma, il convegno dal titolo "Tumore al seno in Italia: dalla indagine conoscitiva del Senato ai Centri di Senologia Regionali". Elisabetta Iannelli, Segretario Generale FAVO, interverrà per parlare dei bisogni delle pazienti.
In Italia il tumore della mammella costituisce la prima causa di morte nella fascia di età compresa tra i 35 ed i 50 anni, con una notevole variabilità geografica tra nord e centro sud.

Dati epidemiologici mettono in evidenza come, sebbene dall’inizio degli anni 90 ad oggi si sia assistito ad una graduale diminuzione della mortalità, l’incidenza e la prevalenza di questa patologia sono in aumento, per l’individuazione precoce dei tumori e per l’aumento della durata di vita.
E dimostrato che un approccio multidisciplinare e multiprofessionale aumenta le probabilità di sopravvivenza e la qualità della vita della paziente, secondo un modello che prevede l’attivazione di percorsi dedicati che permettano la presa in carico della paziente con neoplasia della mammella, sia in fase terapeutica, sia riabilitativa.
I dati disponibili evidenziano la relazione che sussiste tra alti volumi di attività ed esiti positivi.
La presenza di una rete delle unità di senologia secondo il modello delle cosidette breast unit, rappresenta lo schema che mette al servizio della donna competenze specifiche, tecnologie avanzate, anche con il collegamento in rete agli ospedali più piccoli, alle strutture territoriali, compresi gli hospice e all’assistenza domiciliare, in una logica di sistema integrato che utilizzi e valorizzi tutte le risorse esistenti.
La breast unit, nel contesto della rete delle unità di senologia, dovrà assumere il ruolo non soltanto di centro di coordinamento delle professionalità coinvolte, ma anche di struttura deputata alla prevenzione, alla mappatura dei rischi di natura genetica e familiare, alla diagnosi e terapia oncologica e palliativa, oltreché di centro di riabilitazione.
In una logica di rete oncologica integrata, è necessario individuare percorsi omogenei di diagnosi e terapia e relativi protocolli, definire livelli organizzativi e setting assistenziali, fissare criteri per quanto possibile standardizzati per la progettazione, la strutturazione, il finanziamento e l’accreditamento delle varie breast unit, al fine di migliorare la qualità, l’appropriatezza, la sicurezza di questo specifico percorso oncologico.

ULTERIORI INFORMAZIONI:
Per accreditarsi è possibile inviare una mail al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro e non oltre il 3 ottobre.
SEDE: Sala Zuccari | Palazzo Giustiniani | Via della Dogana Vecchia, 29
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