A seguito del comunicato stampa inviato congiuntamente dai rappresentanti di pazienti incontinenti, stomizzati, laringectomizzati, affetti da mioastenia grave e sclerosi sistemica progressiva, in merito alle gravi conseguenze dettate dall’applicazione dei nuovi LEA e della richiesta di audizione inviata al Ministro Lorenzin, lo scorso 10 maggio una delegazione composta da AILAR (Associazione Italiana Laringectomizzati), AIMAR (Associazione Italiana Malformazioni Ano Rettali), AISTOM (Associazione Italiana Stomizzati), ASBI (Associazione Spina Bifida Italia), FAIP (Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici), FAVO (Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia), Federanziani Senior Italia, FINCOPP (Federazione Italiana Incontinenti Disfunzioni del Pavimento Pelvico) e FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e guidata da Francesco Diomede (vicepresidente FAVO e rappresentante AISTOM e FINCOPP) è stata ascoltata con grande interesse dal Ministro. 

Dopo l’audizione, con riferimento alle istanze presentate, in data 19 giugno 2017, il Ministero ha inviato una nota formale agli Assessorati alla Salute delle Regioni e delle Province Autonome, fornendo le necessarie indicazioni in merito all’applicazione del DPCM sui LEA. In particolare, con riguardo all’articolo 11 (Erogazione di dispositivi medici monouso), il Ministero ha dichiarato che non è necessario il presupposto dell’invalidità civile per l’erogazione di dispositivi medici monouso a pazienti incontinenti, stomizzati e laringectomizzati. Per ottenere le suddette prestazioni, si legge nella nota, è sufficiente la prescrizione dello specialista, fatta salva la possibilità delle regioni e delle province autonome di individuare delle modalità con le quali le prescrizioni possano essere consentite ai medici di medicina generale, ai pediatri e ai medici dei servizi territoriali.Per quanto concerne i tempi di erogazione dei dispositivi, invece, la nota conferma purtroppo che il DPCM 12 gennaio 2017 non contempla più il termine dei 5 giorni lavorativi, ma si limita a ad invitare gli Assessorati a voler assumere ogni iniziativa ritenuta utile nei confronti delle ASL per poter contenere i termini precedentemente previsti. 

FAVO plaude agli importanti risultati ottenuti in sinergia con le associazioni in oggetto e alle indicazioni che il Ministero ha voluto inviare agli Assessorati a seguite delle istanze ricevute, auspicandone l‘effettiva applicazione in ogni regione.

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