L'American Cancer Society rende noto che Il Consiglio Direttivo della GAVI Alliance (Alleanza Globale su Vaccini e Immunizzazioni) si è posto come obiettivo prioritario quello del vaccino contro il Papilloma Virus Umano (HPV), come parte del contributo agli investimenti a favore della salute delle donne nei paesi più poveri del mondo.

In questo modo, le ragazze di nove paesi, selezionati tra quelli in via di sviluppo, avranno la possibilità di accedere ai vaccini HPV come forma di prevenzione contro il cancro della cervice. Saranno scelti i paesi che dimostreranno di essere in grado di sviluppare un programma pilota, a livello nazionale, di informazione e di prevenzione.

Il cancro della cervice, rappresenta uno dei tumori più diffusi nella popolazione femminile mondiale di età compresa tra i 40 ei 50 anni. Questa neoplasia porta alla morte, ogni anno, 275.000 donne, l'88% delle quali vive nei paesi in via di sviluppo, dove sono scarse le possibilità di sottoporsi a programmi di screening e a trattamenti specifici.
Con la sigla HPV si indica una famiglia di virus (oltre 100 tipi), che interessano le aree genitali maschili e femminili e si trasmettono, prevalentemente, per via sessuale.  Si tratta di un'infezione molto comune e i vari ceppi vengono classificati come a basso o ad alto rischio oncogeno. I vaccini attualmente in commercio possono prevenire circa il 70% dei casi di cancro alla cervice, poiché sono attivi contro i tipi 16 e 18, classificati come ad alto rischio.

Le linee guida internazionali considerano il vaccino più efficace se somministrato a ragazze di età compresa tra 9 / 10 e 13 anni, ovvero prima che diventino sessualmente attive e potenzialmente esposte a HPV.
Dal 2009, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda vaccinazioni di routine contro l'HPV nei programmi di politica sanitaria nazionali. L’Italia è stato il primo Paese europeo a pianificare una strategia di vaccinazioni pubblica gratuita contro l’HPV, recependo le indicazioni dell’OMS.

Attualmente il costo del vaccino contro l'HPV costituisce uno dei principali ostacoli per la diffusione dello stesso a livello mondiale, creando una diseguaglianza tra i paesi ad alto reddito e i paesi poveri. Se le trattative della GAVI Alliance per un prezzo sostenibile di questi vaccini, andranno a buon fine, entro il 2015 fino a due milioni di ragazze residenti nei nove paesi in via di sviluppo selezionati, potrebbero aderire a questa forma di prevenzione dal cancro della cervice.
Il modo migliore per ridurre le morti causate dal cancro della cervice, infatti, prevede la combinazione di programmi di vaccinazione, screening e trattamenti specifici. La sola vaccinazione, quindi, diventa di fondamentale importanza nella prevenzione di questo tipo di tumore nei paesi a basso reddito, dove le possibilità di screening e di trattamenti sono più carenti.

FAVO accoglie l'annuncio della GAVI Alliance come un segnale positivo di attenzione e investimento sulla salute delle donne nei paesi più poveri del mondo e come un ulteriore traguardo nell’ambito dei progressi già compiuti quest'anno nella lotta contro le malattie non trasmissibili.

 

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