La Regione Lombardia delibera l’esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria (ticket) per le donne portatrici di mutazioni genetiche BRCA1 o BRAC2 che conferiscono un alto rischio di sviluppo di tumori (seno e/o ovaio) e necessitano pertanto di una sorveglianza intensiva.

La delibera, approvata in via definitiva nei primi giorni di agosto 2015, nell’ambito di altri provvedimenti riguardanti la gestione del servizio sanitario lombardo per l’esercizio in corso, è frutto della sinergia tra ASL Varese, istituzioni locali, DIPO Varese, associazioni di pazienti direttamente coinvolte sul tema, come Europa Donna e C.A.O.S. Varese e il supporto di advocacy svolto da FAVO Lombardia. Tutti questi attori, lavorando in sintonia, hanno istituito un proficuo canale di collaborazione e dialogo con le istituzioni regionali consentendo di raggiungere questo importante obiettivo, che può rappresentare un modello di riferimento per altre regioni e per altre patologie.

In concreto la delibera (X / 3933 del 4/8/2015; par. 9.3), in esecuzione di quanto previsto da due precedenti disposizioni (DL 124/1998 e Del. 2989 - 23/12/2014):

• Prende atto che le donne che a seguito di test genetici risultano essere portatrici di mutazioni patogeniche dei geni BRCA1 o BRAC2, sono ad alto rischio di sviluppare un tumore al seno e/o all'ovaio,
• Evidenzia l’opportunità di inserire le portatrici di mutazioni patogeniche dei geni BRCA1 o BRCA2, anche se sane, in programmi di sorveglianza specifici volti alla diagnosi precoce e prevenzione dell’insorgenza del tumore della mammella e/o dell'ovaio,
• Sancisce l’esclusione dalla compartecipazione alla spesa (ticket) per le prestazioni di specialistica ambulatoriale correlate alla prevenzione dell’insorgenza del tumore della mammella e/o dell'ovaio.

La disposizione specifica le destinatarie (le cittadine residenti in Lombardia iscritte al SSR), il codice di esenzione attivato (D99), le modalità operative, le prestazioni previste, la documentazione clinica richiesta, l’atto di riferimento per le risorse stanziate, la decorrenza dell’entrata in vigore di quanto decretato (45 giorni dall’adozione dell’atto).

Il risultato raggiunto con questa delibera costituisce un importante precedente che evidenzia l’importanza della prevenzione che sul lungo periodo produce una situazione WIN - WIN con vantaggi espliciti di qualità della vita per i pazienti e di sostenibilità per i SS regionali.

Un ulteriore elemento di riflessione riguarda l’affermazione del ruolo delle associazioni di pazienti che se sono capaci di attivare collaborazioni mirate tra loro e con le istituzioni, riescono a incidere concretamente sui temi sensibili che riguardano i pazienti che rappresentano. Molte associazioni oncologiche, tra cui FAVO, sono attivamente impegnate su questo fronte.

Chi fosse interessato ai dettagli può accedere direttamente in rete al testo della delibera (X / 3933 del 4/8/2015; par. 9.3),

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