La FAVO, Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia, ha deciso di sottoscrivere e promuovere la Petizione “Diritti ed assistenza ai lavoratori autonomi che si ammalano”, lanciata da Afrodite K.

Da anni FAVO è impegnata a fianco dei lavoratori colpiti dal cancro, nella convinzione che sia necessario offrire alle persone con esperienza di malattia oncologica il recupero e/o il mantenimento della massima autonomia fisica e relazionale, garantendo loro la migliore qualità di vita possibile. Tutto questo nella consapevolezza che i malati oncologici presentano oggi una serie di nuovi bisogni, molto più legati al mantenimento di uno standard di vita soddisfacente oltre che ad esigenze di tipo strettamente sanitario. Assumono in tal senso particolare rilevanza i bisogni riabilitativi di tipo fisico, psicologico e sociale, questi ultimi declinati in particolare dal punto di vista del reinserimento lavorativo.

Per tutti questi motivi FAVO, anche a nome delle centinaia di associazioni di volontariato oncologico che rappresenta, assicura il suo sostegno all’iniziativa di Daniela Fregosi, affinché il Governo italiano si faccia carico della situazione delle tante lavoratrici e lavoratori autonomi colpiti dal tumore, attivandosi per garantire che anche a loro siano assicurate le tutele necessarie ad una piena partecipazione alla vita sociale. In particolare, FAVO si unisce a Daniela e alle migliaia di cittadini che hanno già sottoscritto la sua petizione, nel chiedere che anche per le lavoratrici e i lavoratori autonomi colpiti da malattia vengano rispettati e attuati i diritti alla Salute, alla tutela del lavoro, alla tutela assistenziale e previdenziale sanciti dalla Costituzione, e venga assicurato un regime di sicurezza sociale adeguato, come recentemente sottolineato dal Parlamento Europeo nella Risoluzione 2013/2111(INI), approvata il 14 gennaio 2014.

Nello specifico, FAVO si unisce alle richieste della petizione relativamente a: “diritto ad una indennità di malattia che copra l'intero periodo di inattività, il diritto ad un’indennità di malattia a chi abbia versato all’INPS almeno 3 annualità nel corso della sua intera vita lavorativa, un indennizzo relativo alla malattia uguale a quello stabilito per la degenza ospedaliera quando ci si deve sottoporre a terapie invasive (chemio, radio etc), il riconoscimento della copertura pensionistica figurativa per tutto il periodo della malattia e la possibilità di sospendere tutti i pagamenti (INPS, IRPEF), che saranno poi dilazionati e versati a partire dalla piena ripresa lavorativa, così come l'esclusione dagli studi di settore.”

 

E' possibile firmare la petizione, come associazione e come persone individuali, cliccando qui