Comunicato Stampa Associazione Io Domani, federata FAVO

Alla fine hanno vinto! Le speranze, le attese e le necessità dei piccoli pazienti ricoverati nel reparto di Oncologia Pediatrica dell’Umberto I hanno avuto la meglio sulle lungaggini burocratiche, gli stop, i riavvii e le false partenze della macchina amministrativa.

Dopo ben 7 anni, il prossimo 12 febbraio per i giovani e i giovanissimi malati oncologici si apriranno le porte di un reparto tutto nuovo, moderno, vivace, colorato, in linea con gli standard igienico - sanitari e assistenziali più moderni ma, soprattutto, pensato per rendere più sopportabile la sofferenza ai bambini e alle loro famiglie.
I nuovi spazi sono l’emblema di un pensiero evoluto dal punto di vista clinico e umano.  Alla grandissima professionalità, alla dedizione totale e allo spirito di abnegazione con cui il personale medico e paramedico affronta ogni giorno il vissuto dei bambini ricoverati, finalmente faranno riscontro ambienti rispettosi della dignità della malattia oncologica.

Stanze con bagno privato, un’area gioco coloratissima con i disegni di Sally Galotti, famosa illustratrice della Walt Disney e profonda conoscitrice dell’animo dei più piccoli; una stanza adibita a scuola, una cucina per alleggerire l’assistenza alle famiglie, un’area accoglienza professionale multidisciplinare per i nuovi casi e uomini e donne che a costo zero mettono a disposizione il loro tempo e la loro umanità.

Un reparto straordinario con un potenziale impensabile in Italia che non ha eguali nemmeno nei Paesi più evoluti di tradizione anglosassone, dove strutture simili sono alla portata solo dei bambini più fortunati e ricchi.
Ma tutto questo non sarebbe mai stato possibile senza il partenariato pubblico - privato, un’alleanza talvolta guardata con sospetto ma imprescindibile in tempi di scarse risorse economiche ed esigenze sanitarie crescenti e improcrastinabili. Una forma di solidarietà ed altruismo, in altri termini che nasce e lavora in funzione di una sanità migliore.

Per questo un immenso grazie va all’associazione Io Domani, alla Fondazione Vodafone Italia, alla Fondazione Roma Sapienza che hanno contribuito alle spese di ristrutturazione, così come al presidente  Nicola Zingaretti e al direttore generale Domenico Alessio, che si sono impegnati a sbloccare parte dei finanziamenti pubblici, trasformando un sogno in una speranza concreta.

 

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